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L'incontro fa parte del ciclo "SALUTE" organizzata dal Dipartimento Medicina e Salute del team GenovaCresce.

Il dott. Gian Luca Ghisolfi ci parla di
OSTEOPOROSI: la dieta nella prevenzione e nella cura 

Venerdi 29 Gennaio 2016 - ore 17.30
presso la storica sede del Circolo Bocciofila Lido - Via Gobetti 8b

l record italiano della prevalenza di osteoporosi nella popolazione generale spetta alla Liguria con 63 casi di osteoporosi ogni 1000 abitanti. La spiegazione è molto semplice: la Liguria detiene anche il record di regione con la popolazione più anziana. Se tra i cinquantenni v’ è infatti un 5% di osteoporosi, negli ottantenni la percentuale sale al 50%. Parlando di osteoporosi il pensiero corre subito all’elemento calcio, la cui importanza è giustamente enfatizzata nella patogenesi come nella cura. Assumere calcio non significa solo mangiarne la giusta quantità, per altro molto variabile a seconda delle specificità individuali (età, sesso, sport, gravidanza, allattamento, ecc); significa soprattutto riuscire a valorizzare il calcio che si mangia evitando di ingerire ciò che ne può contrastare l’assorbimento e curare gli abbinamenti con ciò che può , al contrario, favorirlo. Al metabolismo del calcio è strettamente associata anche la vitamina D ed il buon funzionamento ormonale del nostro organismo. L’assunzione di vitamina D è sempre più difficile e sempre più spesso , purtroppo , bisogna fare i conti con carenze anche gravi, a prescindere dai dosaggi plasmatici. Questo è dovuto in particolare alle famose diete di moda e al concetto che il grasso sia un male. L’eliminazione sistematica del grasso dalla dieta porta ad escludere purtroppo anche le vitamine grasse che nel grasso son contenute: vitamina A, vitamina E e vitamina D, tutte importanti per un buon metabolismo osseo. Non manca un ruolo importante dell’attività fisica, che andrebbe scelta e pianificata con cura: il carico osseo è infatti particolarmente utile a stimolare la deposizione di massa ossea. Ciò spiega perché nel sovrappeso , accanto alla sfortuna di avere un danno delle cartilagini articolari, vi sia però il beneficio sull’osso, ben difficilmente osteoporotico nell’obeso. Naturalmente nel bilancio, non conta solo quanto osso depositiamo ma anche quanto ne consumiamo. Le famose diete che vorrebbero modificare il pH del sangue alcalinizzandolo o acidificandolo, il grave abuso di alcool e soprattutto il fumo, sono tutti in grado di diminuire la massa ossea. Ciò che però più pesa nel bene o nel male è l’armonia dell’insieme, ovvero dell’alimentazione, dell’esposizione solare e dell’attività fisica. È poi fondamentale che l’alimentazione abbia una ben precisa armonia al suo interno, tale da permettere all’organismo di avere un prevalente metabolismo anabolico, cioè costruttivo. Ciò si realizza con una corretta e consapevole, pertanto duratura, gestione dei carboidrati e delle proteine. Senza questa buona e duratura gestione , qualsiasi integratore e qualsiasi attività fisica come qualsiasi intervento dietetico o farmacologico, è destinato ad essere di limitatissima efficacia.

Saluti: Fabio Orengo e Corrado Pecchia

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